il Cosmopolita
00martedì 25 ottobre 2005 16:33
"LE SERPENT ROUGE. NOTES SUR SAINT GERMAIN DES PRES ET SAINT SULPICE DE PARIS"
Scritto in lingua francese nell'Ottobre del 1966 da tre autori: Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent e Gaston De Koker e pubblicato poi il 15 di Gennaio del 1967.
I tre autori del piccolo opuscolo morirono dopo la pubblicazione dopo circa tre mesi in circostanze misteriose; i tre casi di morte vennero archiviati come suicidi.
Qualcuno propose l'ipotesi che forse vennero uccisi, da qualche setta iniziatica, colpevoli di aver violato la regola del "Silentium" ,cioè di aver "parlato troppo".
Sicuramente all'interno del testo, si celano notevoli allegorie esoterico/alchemiche di grande interesse; la struttura del testo
è individuabile come una sorta di zodiaco ma con tredici segni al posto dei dodici convenzionali...comunque giudicate voi:
se lo conoscete già gradirei un Vs. commento:
L E S E R P E N T R O U G E
di Pierre Feugere, Louis Saint-Maxent, Gaston De Koker
PONTOISE - 17 GENNAIO 1967
Acquario
Come sono strani i manoscritti di questo Amico,
grande viaggiatore dell'incognito,
essi mi sono apparsi separatamente, tuttavia formano un tutto per colui che sa
che i colori dell'arcobaleno uniti danno
l'elemento bianco, o per l'artista che
sotto il suo pennello, fa dalle sei tinte
della sua tavolozza magica, sorgere il nero.
Pesci
Questo Amico, come posso presentarvelo? Il suo nome resterà un mistero,
ma il suo numero è quello di un sigillo celebre. Come descrivervelo?
Forse come il navigatore dell'arca
imperitura, impassibile come una colonna
sulla sua roccia bianca, che guarda verso il
mezzogiorno, al di là della roccia nera.
Ariete
Durante il mio sofferto pellegrinaggio, ho
tentato di aprirmi con la spada
una strada attraverso la vegetazione
inestricabile dei boschi. Avrei voluto
arrivare alla dimora della Bella
Addormentata in cui certi poeti vedono la Regina
di un regno scomparso. Alla disperazione di ritrovare il cammino,
le pergamene di questo Amico furono per me il Filo di Arianna.
Toro
Grazie a lui, ornai a passo moderato e con sguardo su (rivolto verso l'alto),
io posso scoprire le sessantaquattro pietre disperse del cubo perfetto che
i Fratelli della Bella del bosco nero,
sfuggendo all'inseguimento degli usurpatori,
avevano seminato sulla strada quando fuggirono dal Forte bianco.
Gemelli
Riunire le pietre sparse, lavorare con la squadra ed il compasso per
rimetterle nell'ordine regolare, cercare la
linea del meridiano che va da Oriente
a Occidente, poi guardando dal Sud al Nord,
infine in tutti i sensi per ottenere
la soluzione cercata, facendo sosta davanti alle quattordici pietre
marcate con una croce. Il cerchio era l'anello e corona, ed esso
(era) il diadema di questa Regina del castello.
Cancro
Le lastre del pavimento a mosaico del luogo sacro potevano essere
alternativamente bianche o nere, e Gesù, come Asmodeo,
sorvegliava i loro allineamenti. Il mio sguardo sembrava incapace
di vedere la cima dove dimorava nascosta la meravigliosa addormentata.
Non era stato Ercole con la potenza magica,
come decifrare i misteriosi simboli
impressi dagli osservatori del passato. Nel santuario tuttavia l'acquasantiera,
fontana d'amore dei credenti che ridà il ricordo di queste parole:
CON QUESTO SEGNO TU lo VINCERAI.
Leone
Di colei che io desidero liberare, salgono verso di me gli effluvi del
profumo che impregnano il sepolcro. Una volta alcuni l'avevano chiamata:
ISIDE, regina delle sorgenti benefiche,
VENITE A ME VOI TUTTI
CHE SOFFRITE E CHE SIETE OPPRESSI E IO VI DARO' SOLLIEVO,
ALTRI MADDALENA, dal CELEBRE vaso colmo di balsamo guaritore.
Gli iniziati conoscono il suo vero nome: NOSTRA SIGNORA DES CROSS.
Vergine
Io ero come i pastori del celebre pittore
Poussin, perplesso davanti l'enigma:
"ET IN ARCADIA EGO!". La voce del sangue,
vuole rendermi l'immagine di un passato ancestrale. Si, il lampo del genio attraversa il mio pensiero, rivedo, comprendo! Io conosco ora questo segreto favoloso. E meraviglia, al momento dei salti dei quattro cavalieri, gli zoccoli di un cavallo avevano lasciato quattro impronte sulla pietra, ecco il segno che
DELACROIX aveva lasciato in uno dei tre dipinti della cappella degli Angeli. Ecco la settima sentenza che
una mano aveva tracciato:
ESTRAIMI DAL FANGO, PERCHE' IO NON VI RESTI AFFOSSATO.
Due volte IS, imbalsamatrice e imbalsamata, vaso miracoloso dell'eterna Dama Bianca delle Leggende.
Bilancia
Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce.
Alla finestra della casa diroccata
contemplavo attraverso gli alberi spogli
dell'autunno la vetta della montagna. La croce di creta si distaccava sotto il sole del mezzogiorno, era la quattordicesima e la più grande di tutte con i suoi 35 centimetri.
Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino che cavalcava l'abisso.
Scorpione
Visione celeste per colui che mi ricordano le quattro opere di Em.
SIGNOL, intorno alla linea del Meridiano, nello stesso coro del santuario
da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri.
Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo la rosa del P a quella dell'S,
poi dall'S al P. E le spirali nel mio spirito diventano un polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre che assorbono la luce, ho un capogiro e porto la mia mano sulla mia bocca, mordendo istintivamente il palmo, forse come OLIER nel suo feretro.
Maledizione,io comprendo la verità. E' il passaggio, ma egli stesso facendo il bene, come xxxxxxxx QUELLO della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e numeri di metallo che non avevano potuto importare? Quale strano mistero cela il nuovo Tempio di SALOMONE edificato dai bambini di Saint VINCENT?
Ofiuco o Serpentario
Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove era stato tuffato, compiendo il gesto d'orrore:
"Ecco la prova che del sigillo di SALOMONE io conosco il segreto, che xxxxxxxx di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A questo, Amico Lettore, guardati di aggiungere o togliere uno iota ... Medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.
Sagittario
Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperte le sue cateratte,
mi sembra di sentire vicino una presenza, i piedi nell'acqua come
colui che riceve il segno del battesimo.Ruotando ad est, di fronte a me vidi
srotolando senza fine i suoi anelli l'enorme
SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia aizzata (scatenata) davanti i piedi di questo monte bianco, rosso per la collera.
Capricorno
La mia emozione fu grande, "ESTRAIMI DAL FANGO", dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho omesso di dirvi in effetti che questo era un sogno da me fatto questo 17 GENNAIO, festa di San SULPICIO.
A seguito del mio turbamento persistente, ho voluto, dopo le riflessioni di rito, riferirvi un racconto di PERRAULT.
Ecco dunque Amico Lettore, nelle pagine che seguono, il risultato di un sogno che mi aveva cullato nel mondo dallo strano all'ignoto.
A Colui che cessa di fare il bene.
alchimistanero+++
00domenica 29 gennaio 2006 17:45
libri a catena...ramificata...
Scritto da: firey 28/01/2006 22.08
scusate la mia ignoranza.......mah.....non ho capito cosa sia...hehe
"Le Serpent Rouge" è un libriccino dallo stile criptico che si compone di circa 13 pagine.
Il libro consta di versetti,e ogni capoverso è dedicato ad un segno zodiacale.
Quindi sono dodici capitoli più uno,in tutto tredici,in quanto è stato aggiunto il segno zodiacale del Serpentario/ofiuco.
Nella versione originale,vi si trova nelle prime 5 pagine il testo conosciuto come(Avant/Propos)mentre nelle altre vi sono le immagini della Chiesa di Saint-Germain,delle tombe dei re merovingi scoperte nella stessa chiesa...ecc...ecc.
(come gia detto dal nostro sendovigio
)
Il Serpente Rosso viene scritto da tre iniziati nell'ottobre del 1966,ma viene pubblicato soltanto il mattino del 17 gennaio("1967"
)a Pontoise...
...la notte successiva i tre autori in modo alquanto misterioso muoiono?
[Modificato da alchimistanero+++ 29/01/2006 17.46]
alchimistanero+++
00lunedì 30 gennaio 2006 14:04
lumen de lumine...
"prendi i nostri due serpenti che si possono trovare dappertutto nel terreno,un maschio e una femmina vivi.
uniscili con vincolo d'amore e chiudili nella caraha araba.
questa è la prima operazione.
Poi devi combattere con il fuoco della natura contro di essi,tracciando intorno ad essi la tua linea.
circondali bene e custodisci le vie di accesso in modo che non ricevano aiuto.
mantieni l'assedio pazientemente,cosi essi tramuteranno in un mostruoso,velenoso zozzo
rospo che si trasformerà in un voracissimo drago che striscerà sul suolo e si rotolerà nella sua grotta,ma sarà privo di ali".
(ci sei fino a qua?sendovigio
)
[Modificato da alchimistanero+++ 30/01/2006 14.06]
il Cosmopolita
00lunedì 30 gennaio 2006 15:36
"Per quanto riguarda i colori Blu e Giallo, essi significano che la Soluzione e la Putrefazione non sono ancora perfettamente finiti, e che i colori del nostro Mercurio non sono ancora bene mescolati con il resto. Il suddetto Nero è un segno evidente, che all'inizio la Materia, o il Composto, comincia a purificare se stessa, e a dissolversi in polvere fine, meno che i Granellini di Polvere nel Sole; oppure un'Acqua glutinosa, che sentendo il calore, salirà e scenderà nel Recipiente di Vetro: per esteso si ingrosserà e congelerà, e diverrà come Pece, eccessivamente Nera; infine diverrà il Corpo, e la Terra, che qualcuno chiama Terra Foetida; poi grazie alla perfetta Putrefazione, avrà una fragranza o un fetore come quello di Tombe appena aperte, in cui i Corpi non sono completamente consumati. Ermes chiama ciò Terra Foliis, ma il nome proprio è Leton, che deve essere schiarito e reso bianco."
...comunque , tanto per la cronaca:
SENDIVOGIUS, Michael
alchimista polacco (Cracovia 1556-1636). È ritenuto l'autore del Novum lumen chymicum (1604), opera assai popolare, più volte tradotta e riedita. Sembra probabile tuttavia che gli originali contributi alla nuova alchimia teorica ivi espressi debbano essere attribuiti ad A. Seton.
...e non "sendovigio"...
...e comunque, guarda che di carne da mangiare non te ne dò....
alchimistanero+++
00martedì 31 gennaio 2006 12:23
lumen de lumine...
nutrilo col fuoco di suo padre,
con l'etere di sua madre;quello è il suo cibo,
questo la sua bevanda;
senza quest'ultima essa non raggiunge il suo completo fulgore,
perchè il fuoco non alimenta bene,
sè prima non viene esso stesso alimentato.
di per sè esso è collerico e asciutto:ma una conveniente umidità lo "tempera",
gli conferisce complessione celeste e lo conduce alla desiderata elevazione.
(sendovigio guarda che tu hai frainteso,io ti stò solo spiegando in modo ermetico i possibili nessi alchimici di cui parlavi...
)
)Tisifone(
00domenica 12 febbraio 2006 15:24
non so che dire B@nshee
in effetti i riferimenti ci sono...
però spesso il cammino di ognuno di noi
è molto simile
si va a avanti nel buio e lentamente
trattentuti da qualcosa che ci rallenta nel progredire
siamo impauriti e spaesati
e poi un'illuminazione improvvisa ci mostra la via....
credo che non solo il tuo sogno possa esser ricondotto a
Le Serpent Rouge
quanto piuttosto che quei versi abbiano descritto un'esperienza comune a molti "illuminati"
senza nulla togliere al tuo sogno si intende!
aspettiamo però anche un commento di Cosmo
sono curiosa di avere anche un suo parere