sono qui a rileggervi in questo tardo pomeriggio piovoso, immagino i vostri volti e le vostre vite; penso a tutta la strada percorsa insieme e alla fragilità della vita come dell'amore.
Vi lascio con una delle mie ultime e vi abbraccio tutti, presenti e passati (nel senso che sono passati in officina
)
Forse dovrei solo preparare un tè, con lentezza
e chiederti, ancora una volta se tutto
è stato reale: le lucciole, la doccia dalla cisterna
le scarpe abbandonate sul tappeto.
Abbracciami, adesso
nella casa che abbiamo custodito
baciami con la parola, col capoverso e sará sempre
l’azzurro di una mattina a frastornare anche
il volo della rondine da quel cielo carico di mare.