"parlami d'amore mariù" a Brescia

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ro-mario
00venerdì 31 dicembre 2004 15:26
ecco, visto che non vorrei rinfocolare polemike dillà...
nei prossimi giorni, a Brescia, quell'attore che faceva "il grigio" senza il permesso dell'Associazione, porterà in scena "parlami d'amore mariù" (se non ho capito male, da domani fino al 6 gennaio).
Qualcuno vuol venire a vederlo?
Instant Karma
00sabato 1 gennaio 2005 18:19
ti faccio una proposta
se vieni fino a Torino e mi porti a cavalluccio fino a Brescia... forse vengo a vederlo: ok?

P.S. toglimi una curiosità... ma Brescia è proprio dalle parti di Brescia, o sbaglio?

[SM=g27837]

ro-mario
00lunedì 3 gennaio 2005 08:26
Re: ti faccio una proposta

Scritto da: Instant Karma 01/01/2005 18.19
se vieni fino a Torino e mi porti a cavalluccio fino a Brescia... forse vengo a vederlo: ok?


okkey! se ti accontenti di una macchina, al posto di un cavalluccio, passo a prenderti giovedì, verso le 16,00...

P.S. toglimi una curiosità... ma Brescia è proprio dalle parti di Brescia, o sbaglio?


no, è a cinquanta chilometri da Bergamo...
Instant Karma
00lunedì 3 gennaio 2005 14:27
DOVEVO IMMAGINARLO...
Sono proprio negato per la geografia.

P.S. giovedì alle 16? tra quanti giorni è "giovedì alle 16"?

P.P.S. vedrò di farmi trovare "Libero" per quel giorno a quell'ora... poi, per la cena, la candela la porti tu? [SM=g27837]

[SM=g27836]


ro-mario
00lunedì 3 gennaio 2005 14:54
essì,
ceniamo dalle mie parti. Poi... chissà (ti ho già accennato al fatto che io verrei volentieri a prenderti a Torino, ma per il ritorno dovresti arrangiarti?).
Instant Karma
00lunedì 3 gennaio 2005 15:48
maleducato, scostumato, cafone, etc etc...
Ma come? prima mi offri cinema e cena a lume di candela... e poi vorresti piantarmi in asso (la "o" è essenziale alla fine dell'ass, mi raccomando, non è optional) come una "amicizia" allegra qualunque?

Sai che ti dico? Con te a Brescia non ci vengo più! Così impari...

P.S. dove mi porti... visto che a Brescia non vengo più?

[SM=g27837]

ro-mario
00lunedì 3 gennaio 2005 17:31
maleducato, scostumato, cafone, etc etc... CHI? IO????


P.S. dove mi porti... visto che a Brescia non vengo più?


ti dirò: pensavo a un posto ad una cinquantina di chilometri da Bergamo.....
Instant Karma
00lunedì 3 gennaio 2005 18:12
si, vabbé...
però poi mi riporti a Brescia!
E' CHIAAAAAAAAAARO?

P.S. la candela la porti tu come d'accordo?

P.P.S. scusa una curiosità: da Brescia a Torino ...nevvero che si passa davanti al quel grande e bellissimo ospedale di Treviso? [SM=g27837]

ro-mario
00martedì 4 gennaio 2005 08:46
Re: si, vabbé...

P.P.S. scusa una curiosità: da Brescia a Torino ...nevvero che si passa davanti al quel grande e bellissimo ospedale di Treviso? [SM=g27837]


sì, per il rifornimento d'acqua...
ro-mario
00mercoledì 5 gennaio 2005 11:47
io ci vado con Roberto T.!
e forse viene anche Danilo (beh, in quel caso, potrei anche evitare di andare a prendere l'Armando a Torino... che, se volesse, potrebbe venire col Danilo... o no? (ma tanto, non viene mica... (l'Armando, non il Danilo, che forse viene...)))
ro-mario
00mercoledì 5 gennaio 2005 12:05
more informati0n(s)
La Carlo Infanti Produzioni e le Istituzioni Decentrate I IV VI VIII IX del Comune di Brescia presentano 1 2 5 6 gennaio 2005 al Teatro Santa Giulia di Brescia il 2°tributo a Giorgio Gaber con lo spettacolo “Parlami d’amore Mariu” diretto e interpretato da Carlo Infanti. Dopo il grande successo ottenuto con ‘Il Grigio’ Carlo Infanti torna per il secondo anno consecutivo con il tributo a Giorgio Gaber, mettendo in scena una delle rappresentazioni teatrali più amate dal grande autore milanese: “Parlami d’amore Mariu” scritto nell’85 da Giorgio Gaber e Sandro Luporini. E’ il Gaber più intimo e quotidiano quello che Infanti sceglie di rappresentare, quello delicato e fragile, quello dei sentimenti che tutti proviamo, certamente il Gaber che più gli è vicino moralmente e sentimentalmente. Va in scena l’amore con le sue verità con le incertezze, le debolezze. Sei storie raccontate e cantate da sei uomini diversi capaci di esternare i propri sentimenti nelle relazioni d’amore con donne, amici, figli. La presenza scenica di Carlo Infanti e la sua capacità interpretativa danno allo spettacolo una grande forza e vivacità. In sei monologhi e altrettante canzoni l’attore porta in scena l’uomo comune con una forma e un linguaggio in grado di coinvolgere lo spettatore. Accompagnato dalla pianista Daniela Reboldi, Carlo Infanti dialoga con le voci femminili del coro San Matteo di Verola Nuova, specializzato in canti religiosi e canzoni d’autore. Per ogni monologo l’attore regista sceglie una scenografia, tipica del teatro di evocazione, caratterizzata da un oggetto diverso: una pedana per “il solito commiato per il sig. Augusto” (il SOLITO commiato????? n.d.ro), una poltrona in ‘Addirittura padre’, un divano per ‘Cortesie per gli ospiti’, una sedia in ‘Addio Cristina’ un tavolino per ‘Piccoli spostamenti del Cuore’ e un parallelepipedo per ‘Falso contatto’. Umanità e contenuto degli spettacoli scritti da G.Gaber e S.Luporini fanno riflettere, fanno pensare, ma anche divertire. Questa è l’intenzione e la forza dello spettacolo: un invito a buttare la maschera e ad accettare le proprie debolezze. L’intero incasso verrà devoluto all’Associazione Progetto Sorriso Onlus per contribuire con i Missionari Cappuccini alla realizzazione del ‘Villaggio della pace ad Adis Abeba in Etiopia. Un’occasione di cultura e solidarietà per vivere il Teatro Canzone nella sua massima espressione artistica e farsi coinvolgere in un importante progetto umanitario.
Luogo: Villaggio Prealpino
Dal: 01/01/2005
Al: 06/01/2005
Alle: 21.00
maria963
00mercoledì 5 gennaio 2005 13:09
Ma tutto a Brescia! Giorgio non era mica di quelle parti!
E poi Giorgio amava tantissimo Torino... me l'ha detto lui, da lassù!
ro-mario
00venerdì 7 gennaio 2005 10:39
cronache di una serata particolare
(quando si frequentano certe compagnie, tutte le serate sono particolari...)
dunque, alla fine siamo in quattro ad andare a Brescia: io, Danilo, Roberto B. e Flavio (che si chiede perché qualcuno non gli abbia ancora telefonato e non si rende conto che, quando si cambia il numero di cellulare e non lo si dice, è tutto molto più difficile...). Doveva venire anche Armando, ma non ci ha mai creduto nessuno...
E' presto detto: siccome io abito a cinquanta chilometri da Brescia ed a cinquanta chilometri da Bergamo, invece di andare direttamente a Brescia decido di unirmi all'allegra compagnia in terra orobica (cosa volete che siano, cento chilometri in più, per uno come me?)... così, si sta tutti insieme, che si ha tanto da dirsi...
Dunque, dopo la sostituzione di Del Piero me ne vado dal bar dove stavo guardando la Juve e vado a Bergamo, dove aiuto i miei soci che stanno finendo l'inventario del negozio... quando Danilo mi telefona per dirmi che sta arrivando, si cambia idea una decina di volte prima che qualcuno si decida a portarmi all'uscita dell'autostrada. (ma forse, tutta questa parte andrebbe saltata, chè forse non ve ne frega niente... ma io sono sadico e prolisso, quando mi ci metto......).
Arrivati a Brescia, in un tempo relativamente breve troviamo il Teatro S. Giulia, che non è affatto male: un trecento posti a sedere, bel palco (un pò piccolo, ma mica stiamo parlando della Scala...) e sedie nuove, comode e ben disposte (se hai davanti qualcuno di troppo alto, ci vedi lo stesso... non che a noi importi: il Flavio si piazza in prima fila......). Prendiamo il libretto dello spettacolo (davvero molto ben fatto, con tutti i testi di "Parlami d'amore Mariù" ed una bella grafica) ed anche i biglietti: 15 euro sembrano un'enormità, ma veniamo a sapere che verranno interamente devoluti in beneficenza, eqquindi...
E' la quarta ed ultima serata: ci dicono che, le altre volte, il teatro era praticamente pieno... stavolta, invece, ci saranno sì e no cento persone...
La scenografia è essenziale e molto simile a quella del Grigio originale, inoltre c'è un pianoforte in mezzo alla scena e, di volta in volta, Infanti utilizza una sedia, una poltrona o una panca... solo un elemento alla volta, comunque.
Devo dire che, tra tutti gli omaggi visti finora, è stato uno dei migliori, anche perché ha riproposto integralmente "parlami d'amore mariù", con la stessa scaletta (unica pecca: c'era un coro che lo accompagnava nelle canzoni, idea che non ho trovato particolarmente centrata... i duetti con i solisti del coro, invece, li eviterei proprio: molto meglio quando Infanti canta da solo...). Il testo lo conosce bene (in scena non c'è il leggio, e, purtroppo, non è una cosa così scontata...), sa decisamente recitare (e non cerca sempre di assomigliare a Gaber) ed è anche abbastanza intonato, anche se il canto non è il suo punto forte...
Comunque, lo spettacolo scivola via in maniera decisamente godibile, solo verso la fine escono alcune imprecisioni (in "cortesie per gli ospiti"... che, comunque, è un pezzo bello difficile. Eppoi, io non avrei fatto "parlami d'amore mariù" senza nessuna musica sotto: è più difficile...) fino ai bis: "non insegnate ai bambini" (e qui, gli errori ci sono stati... peccato), "secondo me la donna" (dopo ogni affermazione aspettava l'applauso del pubblico maschile o femminile, a seconda della frase... secondo me, il monologo ci perde)(Danilo giura che la musica in sottofondo fosse "bianco natale": io non c'ho fatto caso, ma spero di no...), "lo shampoo" (con un Flavio grandioso "forforista"...) e "qualcuno era comunista" (e qui è apparso il leggio... però, visto che è un bis e che la canzone dura un bel pò, lo considererei un peccato veniale...)(ottime scelte, no?).
Nei camerini, Infanti è stato molto gentile: abbiamo scoperto che fa spettacoli di Gaber/Luporini dal '90, che Giorgio l'ha visto recitare, che andrà in tournèe con "parlami d'amore mariù" (a Milano, lo Smeraldo???) e che questo era il secondo tributo a Gaber da lui proposto a Brescia (non casualmente, le recite sono iniziate il primo gennaio... l'anno scorso ha fatto il Grigio, l'anno prossimo farà "il dio bambino", poi basta). Era insoddisfatto perché non è riuscito a preparare bene "Cortesie per gli ospiti" (ce n'eravamo accorti anche noi...): l'ha provato solo gli ultimi giorni. Nelle prossime repliche sarà accompagnato in scena solo dalla pianista (scelta che mi trova perfettamente d'accordo).
Alla fine, ci siamo avventurati per la selvaggia Brescia (no, non Rossella, quella di "colorado cafè" che "ha fatto la famosa pubblicità di un sedere dove si vede l'orologio", la città...) alla ricerca di una pizzeria aperta alle 00,30. E l'abbiamo trovata, in barba al Flavio che continuava a sostenere che, se fossimo stati a Milano... (io a Milano faccio una fatica bestia ogni volta, a trovare da mangiare a certi orari...).
Poi, via verso Bergamo (con tappa obbligata al mio negozio, anche se solo per vedere la vetrina...) e poi verso casa, dove ho appoggiato le stanche membra sul materasso verso le tre di notte (per fortuna, stamattina ho potuto dormire fino alle sette... ma !*@#!).

p.s.: ah! mi dissero di iniziare il resoconto narrando di come attraversai l'autostrada a piedi... ma non è mica vero: mai mi sognerei di fare cose del genere....
ro-mario
00venerdì 7 gennaio 2005 10:59
piesse...
diqquà, me n'ero dimenticato (ma dillà ho fatto il bignami)...
dopo "il Grigio", Carlo Infanti proponeva, come bis, "io se fossi Dio"...
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