[QUEST IDOLO] I Sentieri del Tempo [CA MASTER THORON] [OK]

.Melisande.
00sabato 24 ottobre 2015 12:14
..::Riassunto::..
La Vedova Nera dei Moth raggiunge la Torre Oscura per conferire con la Signora della Torre. L'atrio è lo scenario che fa da sfondo al racconto silenzioso della Vedova che narra quanto è accaduto al Cimitero, che risponde alla domande della Sposa e che consegna alla dispensatrice di morte il Cristallo Nero che ha raccolto. Ma non una parola udiranno le mura. Ithilbor decide, infine, di accontentare il capriccio di Melisande...



..::Commento::..

Link di riferimento: freeforumzone.leonardo.it/d/11190966/-QUEST-IDOLO-Tra-Le-Nebbie-del-Cimitero-OK-/discussi...

Ithilbor usa la skill: Veggenza III - Seguire i Sentieri del Tempo
Scheda di razza: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/d/6990584/VAMPIRI/discussi...


3° livello – Seguire il sentiero del Tempo: Ogni oggetto che si renda testimone di un qualsiasi accadimento esterno, ne trattiene il ricordo, come se questo si impigliasse nelle trame del tempo. Un Vampiro che ha raggiunto un certo grado di anzianità, è capace di scostare il velo delle apparenze presenti, andando a pescare le impressioni psichiche di cui l’oggetto della sua indagine si è imbevuto, percependo immagini criptiche e fugaci ma apprendendo come decifrarne le informazioni in maniera più pratica. Per attivare questo potere il Vampiro deve entrare in contatto diretto con l’oggetto da cui vuole trarre le informazioni. Semplicemente chiudendo gli occhi, questi cadrà in trance, rivivendo nella propria mente, stralci del passato relativi all’oggetto dell’indagine (ad esempio, se impugna un coltello, potrà scorrerne la storia, dal momento in cui questo è uscito dalla forgia, fino all’ultima carne in cui è penetrato). Nel caso in cui il Vampiro sia alla ricerca di un particolare specifico legato alla storia dell’oggetto, potrà scorrere la ruota del tempo avanti o indietro a proprio piacimento, come farebbe con le scene di un film. Questo tuttavia, comporterà la mancata conoscenza dei pezzi che sceglierà di saltare.
Costo: 1 Punto Sangue x Round
Round (Maestro, Antico) : Attivazione istantanea, numero di Round variabili a seconda della visione.



Necessitiamo di un responso o di una data in cui continuare con master questo nostro incontro immortale.

Cordiali saluti,
buon gioco e buon we!

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MELISANDE [ Piazza - Ingresso, EST. ] E' giunta l'ora di rivederLa. Lei. Sempre LEI! Maledizione della tua vita. Indossi una veste cremisi che, senza la Tenebra, ben s'intona con i tuoi nuovi -che poi nuovi non sono- occhi di demonio. Nella notte appena sorta attraversi i vicoli e poi la piazza: gli unici ostacoli che ti separano dalla Torre della Signora. Disgraziatamente sei passata anche dare uno sguardo in bacheca, trovando il messaggio di Irina per Rashin. Disgraziatamente per Irina, questo è ovvio. La Furia, quella, è ancora parte della tua non anima. E chi può aver detto a quella piccola smarrita umana di Rachin? Non tu, sicuramente. Non Gildor. Eh no! C'è solo Ithilbor l'immortale, origine e causa di tutti i tuoi recenti pseudo-turbamenti. Infine raggiungi la Torre degli Immortali e rimani ferma, con la mano destra sulla maniglia del grande portone intarsiato: immobile. Sembri quasi una statua con i riccioli corvini che scendono fino al fondo della schiena, fingendo di trattenere per un attimo il respiro. Fingere è sopravvivere in questo tetro mondo in cui non si può nemmeno essere morti senza destare l'indesiderata curiosità di qualche folle paladino dell'equilibrio. Su queste terre non si può nemmeno morire in pace! Indossi anche il Pendolo di Dedalo che stona, così ametista, su quella veste cremisi ma che attualmente s'intona con il colore dei tuoi occhi. Un borsello, a tracolla, contiene alcuni oggetti: un cristallo nero, le chiavi della Dimora dei Veleni, il simbolo di Gran Maestro e il Medaglione del Drago. Meglio non lasciare incustoditi questi oggetti! Spingi, infine, il portone. Entri in quel mondo di incubi e voci, richiudendo gli umani fuori, e cerchi la mente di Ithilbor con la tua. *Signora della Torre, la tua Bambina deve parlarti.* [ Veggenza II-> Ithilbor] [Tenebra I - Veggenza I]

ITHILBOR [*§*Atrio*§*] Langue la notte, langue il tempo che si succede, i giorni che si alternano, le stagioni che cedono il passo alle successive. E tu, Sposa? La Torre Ocura è la tua tomba: c'è la desolazione di un mausoleo che giace nel ricordo delle dannazioni passate e che gli hanno voltato le spalle; il silenzio di una morte senza fine dove la vita non riesce a ritagliarsi il benché minimo spazio.La Torre Oscura è la tua prigione: fatta di pietre fredde e antiche, fatta di oscurità e di una pena che non sarà mai del tutto scontata. Perché come termine, la tua punizione, ha l'eternità. Un ergastolo senza fine, che tende verso una meta sconosciuta. E se solo ti sentissi galeotta tra quelle pareti, su di esse segneresti ogni notte in cui ti sei svegliata nell'abbraccio delle Ombre, un graffio costante, un graffio fatto da artigli affilati. Ma a compiere questo rito è la Bestia, non la Bella. Se ne sta nel suo cantuccio, costretta in un'ulteriore prigione. E scava, scava a fondo. Provoca, pur nell'assenza delle sue urla e delle sue recriminazioni. Imperterrita e mai stanca, compie quel rito dall'ultima notte in cui ti sei nutrita, concedendoti occhiate di furia liquida. È tutto un Caos Calmo. Tu stessa lo sei. Sei seduta sulla poltroncina su cui hai trascorso il giorno, in quell'atrio così immenso che riesce a farti sentire in modo meno netto la tua solitudine. Gli spiriti sibilano, le Ombre ti circondano. E la morte domina ogni centimetro di pelle, simile a carta velina che le mani sapienti di un artista hanno cosparso di cenere. Gli occhi sono rossi, le labbra livide sono chiuse, sulla lingua il lontano ricordo dell'ultimo sangue assaggiato e il desiderio di quello tanto agognato. Una veste bianca, le mani congiunte all'altezza del ventre, i capelli sciolti che ricadono lungo i seni, le gambe accavallate. Un orpello, Sposa. Un'improbabile e inquietante bambola di porcellana messa lì chissà per quale arcano intento. Quando il portone si schiude e la mente viene invasa da un sussurro, sai già chi si presenterà, stavolta, al tuo cospetto. La sorpresa non esiste quando si hanno sensi tesi fino allo spasimo, nel caparbio intento di carpire ogni presenza: che sia di vita, che sia di morte. Resti immobile, in quella medesima posizione, come se nulla potesse realmente toccarti, come se assistessi a quella scena dall'alto. Non c'è voce, non ci sono sguardi. C'è solo l'intento di percorrere quel filo che Melisande stessa ha instaurato tra voi, di lasciar che silenziosi pensieri si atteggino ad agili funamboli e arrivino alla sua, di consapevolezza. Spandendosi tra le pareti di una mente pur sempre £viva” e ricettacolo di enorme sapienza [veggenza II->Melisande] oO°La Signora della Torre ascolta quanto la sua bambina abbia da dire°Oo E no, no. Non ci sono congetture, non ci sono ipotesi. Solo un'attesa che langue. Anche questa, langue [veggenza I]

MELISANDE [ Atrio, EST. ] Una veste Bianca, Ithilbor? Davvero? Melisande ma di cosa ti stupisci? Anche tu ne hai riverse e le sfoggi molto spesso, soprattutto da quando sei diventata Immortale. Come a voler far credere di essere puri quando, in effetti, non lo siete. Tutt'altro! *Al cimitero è stata profanata una tomba. Ed è successo un fatto curioso che penso possa interessarti. Tutto davanti ai miei occhi, per altro.* Cominci senza altri preamboli, agganciandoti sempre a quel filo che collega le vostre menti. Posi il corpo al portone, abbandoni la Vita in favore di tratti che ora ti appartengono: quelli della Morte. *Ho seguito una luce tra le nebbie che avvolgevano la parte più vecchia del cimitero, quella con te tombe più antiche. La luce mi ha guidato verso una tomba scoperchiata ed erosa dal tempo. Quello che penso fosse il simbolo di una casata era inciso sulla pietra: uno scudo con una rosa a corolla in mezzo a due spade incrociate e sulla lama delle spade una scritta che risulta illeggibile persino ai miei occhi. Sono entrata nella tomba monumentale ammantata di Ombre* Ti sprechi anche a fare un sorriso, come per dimostrare quanto veloce sia stata la tua evoluzione da Maestra *Due umani maschi si erano sistemati davanti ad una stele disadorna con un basamento spoglio e consumato: uno era giovane e l'altro vecchio. Parlavano tra loro. Erano lì per compiere qualcosa di pericolo, che non avrebbero dovuto fare: il vecchio aveva un cristallo nero donatagli da chissa chi. Questo cristallo doveva tener lontane le creature della Notte. Non ha molto funzionato, in effetti. Il battito cardiaco del vecchio era molto accelerato. ''Se si sveglia siamo morti'' ha detto prima di mettere il cristallo sulla stele. Un fulmine l'ha colpito. Il vecchio è morto carbonizzato e ho lasciato il giovane a morire nella tomba: non so se effettivamente sia morto.* Nonchalance. *Ho provato ad interrogarlo. Ha detto solo ''Lui, è stato lui'' di svenire. [Veggenza II -> Ithilbor] Due statua immobili, che si guardano ma che non parlano. Questo vedrebbe un occhio esterno. [Veggenza I]

ITHILBOR [*§*Atrio*§*] Gli umani la chiamerebbero, semplicemente, curiosità. Il desiderio di sapere per poter spettegolare e far sì che una notizia viaggi di bocca in bocca, vantando aggiunte fantasiose ogni qualvolta che viene riportata a una nuova persona. Qui tutto questo non esiste. C'è attenzione, piuttosto. Quella che prima sembrava non essere riservata a Melisande. La sua mente inizia a vomitare sussurri e informazioni, narrando di una notte al cimitero e di come questa si sia trasformata in un incontro insolito. Non passa inosservata la sua puntualizzazione: ammantata di Ombre. E te la immagini, da sola, in una sera come tante, percorrere i sentieri della nuova forma assunta dalla sua eternità e scoprire un nuovo legame col proprio sangue immortale, lo stesso che l'ha ripagata con un potere maggiore. Non sorridi di soddisfazione, no. Il tuo viso si direbbe imperturbabile, ma le palpebre, e solo quelle, hanno un singulto. Si socchiudono per un istante appena, quasi a voler sancire la soddisfazione e òl'orgoglio che, inevitabilmente, provi per l'ultima – in ordine di tempo – della tua stirpe. Non la guardi, non ti volti. Sei partecipe di quella comunicazione intima e silenziosa, di cui nemmeno le Ombre vengono messe a parte. E la Mente, allegra e non morta, si prodiga nella fantasia di tracciare immagini di quella scena che non hai vissuto, ma che vedresti adesso grazie al racconto del Gran Maestro. Il cimitero è un luogo a te sì caro: tra i suoi sentieri hai vagato nelle prime notti della tua eternità, spargendo fiori bianchi su un terreno gravido di corpi morti, in onore dell'anima perduta proprio all'ossario, nell'insana convinzione che questa potesse ancora vagare, inquieta, tra le nebbie del campo santo e che non fosse finita in pasto a demoni urlanti. Che non fosse perduta per sempre. Di questo ricordo, adesso, rideresti: e di gusto. Se solo non continuassi quel viaggio immaginario, in una zona che ben conosci. Le tombe antiche, prigioni fatte di terra e pietre dimenticate da tutti, messe lì come a ricordare che il nostro ricordo non sarà mai eterno. Quando l'eco delle sue parole si perde tra i meandri della memoria, la tua voce torna a imporsi alla sua coscienza, viaggiando ancora su uno dei tanti fili che, si voglia o meno, vi legano l'una all'altra [veggenza II->Melisande] oO°Non ho mai veduto quel simbolo, nei miei viaggi oltre Barrington. E non ho mai visto cristalli in grado di risvegliare morti o evocare fulmini. Immagino che avremo bisogno di conoscenze differenti per venire a capo di questo groviglio. E che queste conoscenze debbano essere... fidate, considerato che pare si volessero tenere lontane le creature della notte. Tutto mi farebbe pensare a un fratello sconosciuto in torpore, a meno che...°Oo Quello è un pensiero improvviso. Qualcosa che porta il viso a voltarsi appena dalla parte opposta rispetto a Melisande e le labbra a schiudersi. Che sia stato vittima di una qualche magia e si sia ritrovato in torpore? Che la sua nuova sparizione sia stata forzata da eventi di forza maggiore, esterni alla sua volontà? Non puoi fare a meno di crederci: e di biasimarti per non aver cercato a fondo. Torni composta, gli occhi a fissare la parete dinanzi a te oO°Hai sentito odori di eternità? Fossero anche differenti dalla nostra? Hai percepito la presenza di un... vampiro?°Oo Ora sì, la guardi, dritta negli occhi, senza aggiungere altro. E se solo Speranza sapesse far ancora fortuna nella tua essenza, annegherebbe in quello sguardo fatto di rosso vivido [veggenza I]

MELISANDE [ Atrio, EST. ] Scuoti il capo. *Nessun odore diverso. Lady Alexandra potrebbe aiurtarci.* Non sottolinei l'ovvio: ossia che Alexandra è anche sua madre. Infatti sarà lei ad andare dalla Suprema Maga perchè tu, beh.. tu devi sculacciare Irina e lo farai per colpa di Ithilbor. Eppure non dici niente all'Eterna. Con la mano sinistra ti muovi per sollevare la borsetta di pelle conciata che porti con te, la apri con la destra e cerchi il Cristallo Nero. Lo afferri richiudendolo tra le dita e poi lo tiri fuori *Una volta la Suprema Maga mi disse di non toccare oggetti potenzialmente magici perchè potrebbero essere Maledetti* Come il pendolo di Dedalo, tra l'altro. Lo dici atona: ma ormai cosa può distruggerti? Sei già stata Maledetta. *Non ho abbastanza forza per leggere la storia di questo oggetto, ma forse tu si Signora della Torre.* Abbandoni il portone, dirigendoti con il cristallo nero in mano verso la padrona di casa. Giungi vicino a lei con una sinfonia di ossa scricchiolanti che suonano come l'Eternità e le apri la mano davanti a lei: è liscio, lucido e freddo al tatto come la pietra. [Veggenza II -> Ithilbor] Ancora una volta due statue immobili, che si guardano ma che non parlano. [Veggenza I]

ITHILBOR [*§*Atrio*§*] È il rumore di specchi infranti. Di schegge di vetro che dondolano nell'aria e ricadono come pioggia su di te. È persino il ricordo dell'Usignolo e di quando la sua furia si è abbattuta su uno specchio mai riparato, lasciato lì a ricordo della sua insubordinazione per l'abbandono di Donatien. Sembra un'altra eternità, sembrano ricordi troppo lontani nel tempo. E la mente ne è letteralmente sommersa. Tornano come fiumi in piena e ti costringono a sentire il profumo dell'assenza e il peso che questa getta sulle tue spalle e sulla tua essenza tutta. La bestia ne ride: mentre continua il suo instancabile graffiare, ride. Ride di te e di come giocavi con la morte e con il Basilisco. Ride della tua ostinazione nel voler avere, nella morte, quanto la vita ti aveva negato. Ride di come tu sia rimasta a guardare sabbia scivolar via dalle tue mani, senza che ne restasse un solo granello dentro il pugno chiuso. Non annuisci, non scuoti il capo, non parli e non ti muovi. La guardi raggiungerti e mostrarti il cristallo. La paura non vi appartiene e, a quanto pare, la cautela nemmeno. Non ti poni lontanamente il quesito che quel cristallo possa ferire te pur non avendo ferito Melisande: perché, del resto, la maledizione del grande buio costrinse te ai tratti della bestia e non la Signora dei veleni. Ed ecco che la tua mano si allungherebbe per toccare quello che, a contatto, sembra solo fredda pietra. I riflessi di quel monile sembrano nascondere segreti che ai tuoi occhi non si offrono. E già immagini un'orda di demoni rinchiusi in quella prigione di cristallo, in attesa di poter essere liberati. Ma la voce torna, nella mente della Venefica: portandosi dietro nuove affermazioni e nuove domande [veggenza II->Melisande] oO°Andrò da lei. Quella stele dentro la tomba... pensi che sia messa lì a guardia di qualcosa? Somiglia a questo cristallo? E le spade, le incisioni sulle stesse... sono consunte dal tempo? Per questo non sei riuscita a leggerle?°Oo La mano, se fosse concesso, resta lì, su quel cristallo, in onore di una silenziosa sfida che si innalza dalla tua essenza: un silenzio che sembra urlare all'ignoto “No, non mi fai paura” [veggenza I]

MELISANDE [ Atrio, EST. ] La Signora della Torre prende in mano il cristallo. Ecco qui, il passaggio delle consegne. Lasci a lei il compito d'indagare su questa faccenda: ha l'eternità a disposizione di notte e le ore del giorno per pensare. Tu, durante il giorno, non puoi far altro che passare nel piano del Nulla. *La stele, in un certo senso, somiglia al cristallo. Ma puoi vederla tu stessa Signora della Torre: non l'ho richiusa e l'ultima volta che ho controllato il moccioso era ancora vivo, ma svenuto. E si, le scritte erano erose dal tempo: è molto vecchia probabilmente* Ipotizzi, non puoi fare altro. *Usa il Sentiero del Tempo, Ithilbor. Permettimi di scorgere nella tua mente la Visione che racchiude il passato di questo Cristallo.* Potrebbe essere quasi una preghiera, se non fosse che voi non rivolgete preghiere a nessuno, umani o divinità. Lasci ricadere il braccio lungo i fianchi in modo davvero poco elegante. Ma qui non c'è trucco e non c'è inganno, potete benissimo essere ciò che siete. [Veggenza II -> Ithilbor] E intorno a voi c'è la vita: senti gli umani camminare, senti i loro cuori, l'odore del loro Sangue. Devi nutrirti! Presto, dovrai farlo di nuovo... E Goffredo con la sua Shariziah sono i due esseri che vedresti bene tra le tue braccia. [Veggenza I]

ITHILBOR [*§*Atrio*§*] Sono ancora silenzi e sono ancora sguardi. La Torre non gode di nessuna parola pronunciata da voi due, come se vi bastasse semplicemente guardarvi negli occhi per comprendere ogni cosa. Fosse così facile... La mano sinistra stringerebbe in modo saldo l'oggetto che la Signora dei Veleni ti lascia in consegna, corredato di una richiesta esplicita. La sua Sete è tale da non concederle una tale possibilità e i tuoi occhi scrutano con insistenza i suoi, alla ricerca di un incontro con la Bestia che la divora. Poi la mente tornerebbe a a insinuarti dubbi e ricordi: come se ogni cosa tornasse sempre a lui, punto nevralgico della tua esistenza dannata. E così sorgono dalle nebbie della memoria le immagini di quando usasti quello stesso potere in sua compagnia, in biblioteca, per scorgere cosa accadde nella notte in cui Belsatan Duebestie fu ucciso dai suoi stessi compagni. Socchiudi gli occhi e il silenzio si farebbe ancora più fitto. Non le doneresti pensieri, non le doneresti attenzioni. Cacceresti via i ricordi di un passato che non sa tornare, come non sa farlo il Basilisco. E la mente diverrebbe simile a un deserto. È come se un calore soffocante e improvviso facesse sì che ogni goccia d'acqua in quel deserto si dissolvesse, evaporasse: lasciando nient'altro che il nulla. Non c'è passato e non c'è futuro: solo un eterno presente in cui cerchi, come pellegrina devota, la comunione col tuo sangue immortale. Come se attingessi a quella fonte inesauribile per dissetarti, come se ti chiudessi in preghiera e innalzassi la tua supplica. Lo sentiresti, scorrere con una nuova frenesia nel tuo corpo immortale, lasciando la bestia a osservare il prodigio che di lì a poco si consumerà. Non ci sarebbe nemmeno la sua pretesa, non ci sarebbe più il suo imperterrito graffiare. La mano destra andrebbe a fare compagnia all'altra e i palmi ospiterebbero il cristallo ritrovato dalla Venefica. Una volta che il connubio perfetto tra Mente e Vitae immortale sarebbe instaurato, i tuoi occhi si schiuderebbero su quello stesso cristallo per far sì che possano guardarlo con nuova capacità, con nuova intensità, con un'attenzione maniacale e feroce, neanche potesse narrarti il futuro e il destino di ogni essere, mortale e immortale. E tra quei riflessi ricordi dovrebbero essere custoditi, in grado di svelarsi dinanzi alla tuarichiesta. Che la storia di quell'oggetto ti venga narrata, Sposa. [Veggenza III – Seguire il sentiero del Tempo – attivazione istantanea, round a discrezione del Master]

[ GDR PAUSA ]
Valstaf
00domenica 25 ottobre 2015 12:15
Dunque dunque..

ecchime accà:P


Se per voi va bene io continuerei la giocata in questione con me piuttosto che darvi un responso su una role che per me sarebbe limitativo, voglio invece darvi qualche particolare in più.. .ergo.. potrei continuare
MERCOLEDI 28 O VENERDI 30 OTTOBRE

Oppure la settimana dopo martedi/ mercole/ venerdi sera e/o pomeriggio dalle 17 e 30 in poi. i giorni sono piu o meno sempre questi.

che dite? [SM=g27811]

.Melisande.
00domenica 25 ottobre 2015 13:08
Re:
Valstaf, 25/10/2015 12:15:

Dunque dunque..

ecchime accà:P


Se per voi va bene io continuerei la giocata in questione con me piuttosto che darvi un responso su una role che per me sarebbe limitativo, voglio invece darvi qualche particolare in più.. .ergo.. potrei continuare
MERCOLEDI 28 O VENERDI 30 OTTOBRE

Oppure la settimana dopo martedi/ mercole/ venerdi sera e/o pomeriggio dalle 17 e 30 in poi. i giorni sono piu o meno sempre questi.

che dite? [SM=g27811]




I giorni proposti per la settimana prossima non sono disponibile (a meno di imprevisti). Per me andrebbe bene con relativa sicurezza martedì 3 novembre.


- Ithilbor -
00domenica 25 ottobre 2015 17:08
Neanche io sono disponibile per la prossima settimana.

Martedì 3 novembre sarebbe perfetto [SM=g27811]
Valstaf
00domenica 25 ottobre 2015 20:01
Re:
- Ithilbor -, 25/10/2015 17:08:

Neanche io sono disponibile per la prossima settimana.

Martedì 3 novembre sarebbe perfetto [SM=g27811]



vada per il 3 novembre

qualche ufficioso ufficiale mi sposta la giocata please ? proseguiamo con master:)


[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]
ALIAS.ALIAS
00lunedì 26 ottobre 2015 15:03
Ricordo a tutti che gli appuntamenti NON VANNO PRESI SOTTO LE GIOCATE ma nella apposita sezione.
Grazie
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