Stendardi di Battaglia

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
MegasBasileus
00venerdì 24 giugno 2011 13:23
Nel medioevo romano
Salve a tutti,
come da titolo volevo informazioni sugli stendardi portati in battaglia dall'esercito romeo durante il medioevo. Ho cercato un po' su internet e ho visto che lo stendardo dell'esercito è dalla seconda metà del 300 l'aquila bicefala incoronata, tuttavia mi pare di ricordare che ogni reparto dovesse avere il suo personale stendardo così come lo doveva avere ogni moira, meros e lo stesso strategos.
Volevo chiedere quindi quali immagini erano usate per questi stendardi, immagino simboli imperiali o comunque di iconografia santa. In proposito a questo avrei piacere di sapere quali santi (es protettori dell'esercito o di città), e altresì stendardi particolari dei reparti "speciali" come i tagmata.
Grazie a tutti ;)
Xostantinou
00venerdì 24 giugno 2011 13:52
come da tradizione gli eserciti romei portavano in battaglia icone ed immagini sacre, così come simboli quale il ChiRho sin dai tempi di Costantino I. In età Comnena iniziano a definirsi le "araldiche" delle famiglie più importanti, visto che come sai il sistema pronoiario era un fac-simile di quello feudale, e quindi le truppe al seguito di un tal pronoiario è facile che portassero in battaglia le insegne di famiglia del loro protettore, così come le truppe imperiali porterebbero lo stendardo del basileus in carica (il sympilema poteva essere diverso per ciascun basileus o dinastia). Le suddette insegne le trovi anche su wiki, idem il santo patrono di ciascuna città.
MegasBasileus
00lunedì 27 giugno 2011 20:06
Ti ringrazio Xost, ma neanche i tagmata avevano un loro particolare stendardo? Non so magari erano associati a particolari santi?
Xostantinou
00lunedì 27 giugno 2011 21:36
Probabilmente si, ma non saprei dirti molto così su due piedi.
Metternich
00mercoledì 3 agosto 2011 13:06
In effetti è una questione interessante......in tutte le mod che finora ho avuto modo di vedere, e che riguardassero in qualche maniera l'Impero, gli stendardi erano abbastanza vari....tuttavia, non mi risulta che gli storici bizantini accennino ad una tale varietà. Mi viene da pensare (ma ovviamente è solo una supposizione) che vi fossero differenze tra gli stemmi (ma forse, più che tra gli stemmi in sè, tra le decorazioni che li sormontavano) tra i vari, grossi themata del primo periodo bizantino (Cibirreoti, etc...) ma dubito che si possa scendere oltre....probabilmente nel periodo più tardo, quando l'Impero ha subito un processo di disgregazione analogo a quello feudale europeo, può essere accaduto che anche gli stendardi ne risentissero...
Xostantinou
00mercoledì 3 agosto 2011 13:27
L'unica cosa che sappiamo di certo è che ogni reparto (ma questo accadeva sin dai tempi del Notitia Dignitatum) aveva dei suoi "colori ufficiali", ed i soldati avevano le vesti e gli scudi in tinta con i colori del proprio reparto, insomma precursori delle uniformi, ma dire poi quali essi fossero è impossibile, sappiamo solamente quali erano i colori più diffusi, ma non le combinazioni.
Metternich
00mercoledì 3 agosto 2011 13:29
Il problema temo è che il Notitia Dignitatum può valere al massimo fino al periodo post-eracleo....forse si può desumere qualcosa dai trattati di strategia....ma non saprei...
Xostantinou
00mercoledì 3 agosto 2011 16:37
I trattati li abbiamo studiati in lungo ed in largo per Basileia, ma nessuno elenca o, men che meno, allega disegni, come il Notitia. Al massimo dicono, come spiegavo prima, che è importante per la coesione dei reparti e per la loro efficienza sul campo una certa uniformità di equipaggiamenti e simbolismi.

Il Notitia può andar bene per l'età costantiniana e, forse, per il periodo eracliano, ma dalla riforma successiva ad Eraclio non si sa più nulla.
Metternich
00mercoledì 3 agosto 2011 19:13
Avete studiato i trattati???? Io non sai da quand'è che li voglio leggere! Comunque sia...beh, se neppure loro se ne occupano...allora temo non ci sia un granchè di soluzione...
Xostantinou
00mercoledì 3 agosto 2011 19:21
Purtroppo i trattati sono molto "accademici", quelli più "tecnici" sono stati scritti "da militari per militari", quindi danno molte cose per scontate, visto che il lettore dovrebbe saperle già a menadito...tra le quali anche i precisi colori e simboli dei reparti.
Metternich
00mercoledì 3 agosto 2011 20:08
Sinceramente la cosa non mi spaventa....le letture tecniche di ambito militare non mi sono sconosciute....la strategia è un'altra delle mie passioni....quanto al problema di simboli e colori, l'unica a poterci delucidare un pò temo sia l'archeologia...ma non so delle ricerche in merito
Xostantinou
00mercoledì 3 agosto 2011 20:54
Nessuno spavento, dico solo che gente come Leone VI o Niceforo Urano scrivevano trattati ad uso e consumo dei propri commilitoni, quindi davano per scontato di poter sottintendere o omettere molte cose perché erano certi che sarebbero state capite al volo, mentre noi che non siamo ufficiali romei loro contemporanei ignoriamo completamente.

Anche l'archeologia può poco e nulla...
Metternich
00giovedì 4 agosto 2011 00:15
Pensandoci sopra prima ho addirittura ripescato Vegezio XDXDXD Ma in effetti lui è ancor meno utile...date le caratteristiche della sua opera....
Xostantinou
00giovedì 4 agosto 2011 00:22
troppo antico...
Metternich
00giovedì 4 agosto 2011 02:19
Non solo troppo antico...ma de facto lui nella stesura della sua opera rappresenta un esercito romano ancora precedente...quindi.....
Xostantinou
00giovedì 4 agosto 2011 09:16
Quello è per certi versi l'aspetto meno rilevante, diversi autori romei scrivono della fanteria romea usando termini come "falange" ed "opliti", come se stessero parlando dei greci di un millennio prima...
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:29.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com