beh il mio professore di religione alle superiori era un sacerdote ed un'anno lo abbiamo trascorso a fare approfondimenti sulle altre fedi, musulmana, ebraica, buddhista ed una rapida carrellata più filosofica che teologica sulle religioni tradizionali di Cina e Giappone, cercando di capire le basi sociali, filosofiche e culturali che hanno portato "l'esigenza del divino" in quei popoli a strutturarsi in quelle fedi piuttosto che in altre.
Per fare uno studio "serio" della Bibbia ci vogliono delle persone preparate che possano dare una visione storica, filosofica, culturale e simbolica senza forzarne la comprensione secondo il catechismo cattolico, ebraico o musulmano. Gente che possa spiegare "la Bibbia rispondendo a queste e queste esigenze dice questo, l'interpretazione di questo passo può essere questa o quest'altra", senza voler preferire una chiave di lettura all'altra perché si avvicina di più alla visione della propria confessione.
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”