memphe è iscritto anche qui e se qualcuno del TGA è interessato alla cosa può sempre tramite l'angolo aperto su TGA oppure entrando in questo forum chiedere informazioni o proporsi per dare un'aiuto...diciamo che preferiamo comunque centralizzare la cosa su questo forum per questioni di praticità, perché già quando avevamo la discussione su MTWI avevamo problemi a raccapezzarci, ed abbiao creato il forum appositamente...allo stato attuale delle cose l'unica "sezione staccata" è twc per ovvi motivi, ma più che altro quello ci serve come vetrina internazionale e come "ambasciata" per le collaborazioni con altri mod...
come ricerca storica direi che non siamo malaccio, abbiamo alcuni problemi per fazioni come avari, cazari e peceneghi che di proprio sono di difficile reperimento, per grafica e stemmi abbiamo Sloan che è davvero un fenomeno e sta finendo gli ultimi stemmi proprio in questi giorni anche grazie alle nostre approfondite ricerche araldiche...glauco sta diventando un mapper davvero ottimo, tiberias crea modellini degni di agart e tatw...ci mancano principalmente esperti nella realizzazione delle unità e nel reskin di alcune esistenti...sto tra l'altro cercando tutti i contatti diplomatici possibili per avere i permessi per usare le unità di Rusichi...
[Modificato da Xostantinou 20/01/2010 14:57]
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”