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Ultimo Aggiornamento: 25/06/2014 23:24
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Patrikios
Δεσπότης Σεβαστοκράτωρ μέγας δομέστικος
Kαῖσαρ Nωβελίσσιμος
27/05/2014 23:14
 
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Volevo parlarvi del evoluzione dei pagamenti tra anastasio e i comneni, parliamo quindi di circa 700 anni di variazioni.
Premetto che anche i dipendenti pubblici, pur non essendo soldati venivano equiparati nelle paghe a questi, per cui ci sono documenti in cui siparla del pagamento a certi ufficiali, ma in realtà si intende del personale civile, ciò rende le cose molto interessanti per dare un idea dei costi di gestione dello stato.

Al ascesa di Anastasio lo stpiendio era ripartito in tre elementi: l'annona, il capitus e il donativo.
In origine l'annona rappresentava una razione di grano, col tempo questo significato era mutato, e in quest' epoca indicava una fornitura annuale di viveri pagata in tre rate (una ogni quattro mesi), dal valore complessivo di quattro solidi.
Più il rango del soldato era elevato più annonae riceveva, ad esempio il fante limitaneo prendeva solo un annona, quello comitatenses 4 e il centurione rispettivamente 10 e 40, e così via.
Il capitus indicava una fornitura annuale di cibo per i cavalli (quindi pagata con le stesse modalita del annona) dal valore di 4 solidi.
A differenza del annona il capitus variava solo per gli alti ufficiali, che necessitavano di un seguito personale.
Il donativo aveva ormai da tempo sostituito il vecchio stipendium, era il pagamento di 5 solidi ogni 5 anni partendo dal ascesa al trono del imperatore regnante (al ascesa l'imperatore versava immadiatamente nove solidi a tutti i soldati).

La prima domanda che ci si pone è come venissero fornite le annonae e i capitus.
Il sistema variava a seconda delle truppe limitanee o comitatenses.
Nel primo caso si diceva agli abitanti di certe zone (non lontani dai luoghi di residenza dei limitanei) di fornire le deranti alimentari necessarie entro una certa data; in cambio il loro valore sarebbe stato detratto dalle tasse, per cui i contribuenti si recavano presso dei magazzini (horrea) gestiti da praeposti detti susceptores, che a tempo debito avrebbe consegnato le varie quote ai soldati.
Per i secondi ci pensavano gli optiones, che si recavano nei vari villaggi ritirando in anticipo ciò di cui avevano bisogno e rilasciando una ricevuta (formaria) al contribuente.

La seconda domanda che ci si pone è cosa costituisse l'annona.
Le fonti citano olio, sale, pane, vino stagionale, buccellatum (gallette), acetum (miscuglio di acqua e vino acido), carne di castrato e di maiale.
Visto la durata di quattro mesi è chiaro che erano tutti cibi a lunga conservazione, per cui la carne di maiale era probabilmente sotto forma di insaccato, il castrato era sotto sale, più problematico il pane, bisogna però dire che nel esercito c'era per legge una macina ogni quattro uomini, probabilmente quindi venivano consegnati dei sacchi di grano o di farina che poi i servi (uno ogni quatro fanti o ogni cavaliere) utilizzavano per fare il pane ogni giorno, nelle fortezze c'erano sicuramente dei forni, e nelle baracche dei soldati anche delle specie di camini, dove forse si poteva far cuocere la carne.

La terza domanda riguarda dove venissero stipate le annonae dei soldati.
Sappiamo che in ogni baracca era divisa in due camere, una dove dormivano e mangiavano i soldati, l'altra serviva da magazzino per le armi, sicuramente parte delle provviste venivano stipate li, ma non potevano starci tutte, per cui probabilmente il resto era posto nei magazzini generali della fortezza o del accampamento, ben segnate per distinguere a quale soldato appartenessero.

La quarta e ultima domanda riguarda le armi e le vesti.
Lo stato passava infatti vari materiali, come servi, asini, carri, tende e altre attrezzature che poi sarebbero tornate allo stato, ma armi e vesti avrebbero accompagnato il soldato per almeno 24 anni, quindi si tratta di cose personali.
Per averle il soldato doveva fare una richiesta ai suoi superiori, questi si sarebbero messi in moto a glia avrebbero fatta avere, in cambio però l'annona gli sarebbe stata decurtata di un valore equivalente.
Gli abiti lo stato li otteneva mediante un apposita tassa, gravante su alcuni specifici contribuenti, che invece di pagare le tasse in denaro (in tutto o in parte) fornivano gli abiti o almeno le stoffe 8essistevano anche delle fabbriche statali).
Per le armi c'erano le fabbricae, delle imprese statali dove venivano prodotti gli armamenti.
Ciò però non vuol dire che le armi romei fossero standardizzate, questi dipendenti erano artigiani, quindi spesso le foggie di elmi, corazze e spade variavano da artigiano ad artigiano, pur avendo magari delle similitudini.
Si nota anche un certo grado di personalizzazione, non sappiamo se poteva essere richiesta dai soldati alle fabbricae o se si dovevano rivolgere ai privati.

Tutto ciò da idea di un sistema molto centralizzato, ma l'apparenza inganna, fin da subito ai soldati venne data la possibilità di convertire in moneta annona e capitus, ciò avenne soprattutto in occidente con i barbari, in oriente la commutazione divenne la prassi solo nel VI secolo.
In questo caso il soldato doveva comprarsi da se armi, abiti e cibo, del tipo e delle quantità prescritte dalle leggi, e lo doveva fare o dai privati o dallo stato (in cambio del corrispettivo in moneta), in principio il soldato preferiva il pagamento in natura a causa dello scarso valore in moneta, ma nel VI secolo le cose erano cambiate, comprando dallo stato a valori prefissati il soldato si ritrovava a risparmiare annualmente un po di soldi, per cui la commutazione era diventata conveniente.

Al epoca di anastasio ci fu inoltre un importante riforma, il donativo quinquennale fu annullato e al posto l'annona fu portata a cinque nomismata.
Per cui un fante comitatenses invece di 16 solidi l'anno ne avrebbe ricevuti 20, allora la maggiorparte della gente non ne guadagnava nemmeno la metà, per cui il lavoro di soldato divenne molto ambito e l'intero esercito fu formato da volontari.

Giustiniano in questo campo si limitò solo a cancellare le paghe dei limitanei, in principio era una misura momentanea, in seguito alle molte guerra e alla terribile peste che decimò la popolazione facendo crollare le entrate, divenne permanente.
Comunque questi soldati non vennerò licenziati, si continuò a fornigli armi e uniformi, ma non i viveri che si dovevano procurare da soli, gli fu però concesso di coltivare i terreni intorno alle loro postazioni, per cui divennero delle milizie mal pagate, utili solo a presidiare le fortezze.
Da questo momento quando le fonti parlano di soldati si riferiscono ai soli comitatenses, in tutto 150000.

Per quanto riguarda il congedo, se avveniva dopo vent'anni i soldati ottenevano honesta missio, dopo ventiquattro l'emerita missio, nel caso di problemi fisici si otteneva invece la causaria missio, il cui valore variava a seconda si trattasse di comitatenses o limitanei, nei primi veniva d'ufficio equiparata emerita, nei secondi ciò accadava solo in caso di danni subiti in battaglia, se però avevano servito almeno sedici anni potevano aspirare al honesta.
Chiaramente in caso di diserzione o tradimento si perdeva la liquidazione.
Qualsiasi fosse il tipo di congedo, una volta raggiunto si otteneva un documento, chiamato epistola o testimonium che garantiva dei privilegi, nel caso del honesta il veterano era esentato dal pagamento della capitatio (tassa sulla persona) per il resto della vita, nel caso del emerita anche la moglie era esente, inoltre veniva concesso un terreno esente da tasse, cento modii di sementi vari e due buoi (il necessario quindi per intraprendere un attività da contadino particolarmente favorevole viste le esenzioni).

Riporto qui una tabella delle paghe che può darvi un idea:

Grado fanteria lim cavalleria lim fanteria com cavalleria com
tribunus 40 solidi 56 solidi 160 solidi 176 solidi
vicarius 25 solidi 33 solidi 100 solidi 108 solidi
primicerius 25 solidi 33 solidi 100 solidi 108 solidi
adiutor 20 solidi 28 solidi 80 solidi 88 solidi
centenarius 15 solidi 20 solidi 60 solidi 65 solidi
biarchus 10 solidi 14 solidi 40 solidi 44 solidi
circitor 10 solidi 14 solidi 40 solidi 44 solidi
semissalis 7,5 solidi 11,5 solidi 40 solidi 44 solidi
miles 5 solidi 9 solidi 20 solidi 24 solidi


La prima variazione di paga avviene sotto eraclio nel 616, l'imperatore taglia la paga base del soldato a 10 nomismata, in cambio però fornisce armi e uniformi gratis.
Nel 659 la paga fu ulteriormente ridotta ad un annona (5 nomismata), in cambio però i soldati ricevettero le terre militari, che rendevano ben più di 5 nomismata all'anno.
Questa modalità di pagamento prevedeva la concessione ad un soldato di un terreno da coltivare in cambio di servizi.
La propietà della terra era statale, mentre l'usufrutto del soldato ereditario (l'imperatore comunque poteva revocarlo in ogni momento), egli inoltre diventava un eleutheroi, cioè era esentato dal pagamento delle tasse fondiarie su queste terre e su quelle personali per se stesso e sua moglie.
Il soldato non poteva vendere il terreno, ma solo la concessione in toto, e lo poteva passare solo ad un singolo erede maschio (in genere il primogenito maschio, o se non c'era il marito di una delle sue figlie).
La grandezza minima di questi appezamenti (calcolata in modius di terra equivalente a 0,08 ettari l'uno) era stabilita per legge in relazione al tipo di soldato che dovevano fornire.
Un fante (kontaratoi) aveva almeno un terreno dal valore di 72 nomismata (150 modii), un soldato di marina (ploimoi) almeno di 144 nomismata (ma in media avevano un valore di 288 cioè 432 modii), un cavaliere 360 nomismata (720 modii) e un katafratto 1152 nomismata (2880 modii).
Ora per farvi capire, in quel periodo un contadino povero aveva in media 25 modii che lavorava con un bue, quello benestante 50 (aveva in genere due buoi), in pratica un cavaliere aveva terra sufficiente a sfamare 30 famiglie di contadini e necessitava di almeno 7 braccianti per lavorarla tutta, il valore minimo annuale della produzione di un fante si aggirava intorno ai 67 nomismata, un cavaliere poteva aspirare a 324, certo, molto di questo prodotto veniva consumato, ma non era raro che un cavaliere riuscisse in pochi anni a mettere da parte qualcosa come 216 nomismata, una cifra notevole se pensate che allora un lavoratore dipendente non specializzato guadagnava annualmente 3 nomismata, una prostituta di strada 4 o 5, un carpentiere 16 e un calafato 18.
Da tutto ciò comprenderete il perchè chiamare questi uomini soldati-contadini è errato, gli stratioti erano dei piccoli propietari terrieri, abbastanza ricchi da non dover lavorare le propie terre, difatti ci viene spesso detto che anche i "poveri" fanti affittavano le loro terre ad almeno 2 coloni oppure le facevano lavorare da schiavi ( a bisanzio, come nel antica roma, gli schiavi, dal costo minimo di 10 nomismata, si trovavano sia nelle città quanto nelle campagne, la differenza stà solo nelle modalità d'acquisto, roma utilizzava la guerra, bisanzio li comprava, soprattutto dai russi, allora i più grandi esportatori di schiavi non solo verso bisanzio, ma anche verso il mondo arabo).
In cambio di tutti questi benefici uno stratiota doveva combattere per l'impero, era anche tenuto a presentarsi con uno specifico armamento minimo (stabilito per legge che però poteva essere acquistato direttamente dallo stato tramite la pratica detta exoplisis, teoricamente più conveniente rispetto i privati), il cavaliere doveva avere inoltre un cavallo da guerra e possibilmente un scudiero, mentre i 4 fanti di un unità si dovevano mettere inseme per stipendiare un servo.
Chiaramente questo sistema presentava alcuni problemi, se c'era una diserzione , o se il soldato moriva o subiva manomazioni poteva essere complicato sostituirlo subito, perchè magari non aveva eredi o erano troppo piccoli, inoltre questa richezza era un arma a doppio taglio, i soldati delle provincie lontane dal fronte non erano molto volenterosi di fare lunghi viaggi e mettere a rischio la propia vita (i romei stilavano dei registi che individuavano i soldati pigri e inetti, così come quelli capaci e coraggiosi, in modo da poter premiare adeguatamente chi se lo meritava), solo quelli sul limes (Akritoi), le cui terre erano minacciate dai nemici, erano soldati pronti e motivati, ma solo finche rimanevano nel propio thema, gli imperatori trovarono quindi degli espedienti, quando decidevano di mandare questi soldati provinciali in una missione in un altro ducato lontano o al estero, gli pagavano 4 o 5 nomismata in più, se si rifiutavano sarebbero stati i soldati a pagare 4 o 5 nomismata allo stato, che li avrebbe giarati agli stratioti disponibili a partire o per assoldare mercenari.
Chi poi non voleva nemmeno essere reclutato poteva fornire un sostituto, a cui doveva comunque fornire di tasca propia l'armamento base prescritto e pagare 5 nomismata l'anno se era un fante e 10 se era un cavaliere.
Il sostituto poteva essere tranquillamente un contadino, uno schiavo affrancato o uno straniero, bastava che avesse le adeguate caratteristiche fisiche, dopo l'aruolamento infatti avrebbe passato i primi anni di servizio ad addestrarsi, prima singolarmente nel uso delle armi, e poi in gruppo per le formazioni (in media uno o due anni).
In questa maniera era possibile mantenere il numero degli effetivi abbastanza stabile.

Da qui in poi la paga rimane stabile fino al 840, quando la paga viene aumentata da 5 a 12 nomismata.
Di questo periodo abbiamo una specie di tabella, in cui le paghe vengono suddivise in 11 livelli, ad ognuno dei quali appartengono gradi differenti.

I livello 2880 nomismata
strateghi anatolici - armenici - traci
domestico delle scholae
II livello 2592 nomismata
strateghi bucellari - macedonia
conte degli opsiciani
III livello 1728 nomismata
strateghi cappadocia - paflagonia - tracia - caldia
IV livello 864 nomismata
strateghi peloponneso - cibirreoti - ellade - sicilia - durazzo - cefalonia - tessalonica - climata
domestico dei excubiti
protospatario del ippodromo
drungario della guardia
logotete degli armenici
domestico dei numera
domestico degli ottimati
conte delle mura
drungario della flotta
conte della scuderia
V livello 432 nomismata
cleisurarca di charsianum - di seleucia
drunagio del mar egeo
drungario del golfo
duca di calabria
VI livello 216 nomismata
spatari dello spathicium
turmarchi
topoteretae
VII livello 144 nomismata
lista molto lunga per cui non ve la inserisco
VIII livello 72 nomismata
idem
IX livello 36 nomismata
idem
X livello 18 nomismata
centarchi
drungarii pedestri
XI livello 12 nomismata
soldati dei tagmata e themata

Bisogna aggiungere che i soldati dei tagmata ricevevano gratuitamente sitcresia e chortasmata (equivalenti alla annona e capitus giustinianeo) oltre a forniture gratuite di armi, cavalli e abiti, cose che i soldati tematici dovevano acquistare da se.

Cercando quindi di fare il prospetto di un unità per paragonarlo con quello di epoca giustinianea otterremo:

grado tagma degli excubiti grado thema di tracia
domestico 864 nomismata stratego 864 nomismata
topoteretae 216 nomismata turmarco 144 nomismata
cartulario 144 nomismata conte del tabernacolo 144 nomismata
scribones 144 nomismata cartulario 144 nomismata
draconarii 72 nomismata domestico 144 nomismata
protomandator 72 nomismata drungarii 144 nomismata
draconarii 72 nomismata conte 72 nomismata
sceuophori 36 nomismata centarca degli spatari 36 nomismata
signophori 36 nomismata conte del eteria 36 nomismata
senatori 36 nomismata protocancellarius 36 nomismata
mandatores 36 nomismata protomandator 36 nomismata
stratiotes 12 nomismata centarca 18 nomismata
    stratiotes 12 nomismata




In seguito le paghe cambiano poco, almeno fino ai comneni, le uniche differenze riguardano gli strateghi, in epoca macedone vengono creati tanti piccoli temi che rispondono ad un doux, questi assume il ruolo delle stratega di epoca precedente e sembra che guadagnasse solo 12 libbre d'oro (864 nomismata).




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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