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Igiene nel Medioevo

Ultimo Aggiornamento: 24/11/2014 09:22
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Stratiotes
22/05/2014 20:00
 
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Confronto con il mondo romano

Buonasera ragazzi,

questa volta voglio chiedere il vostro parere circa il confronto tra l'igiene del mondo romano-ellenistico e quello dell'Europa medievale o più in generale di altri luoghi e tempi del globo, come ad esempio nelle avanzatissime e millenarie civiltà cinese, indiana e persiana, o tra quei popoli comunemente considerati "barbarici", dal mondo celtico alle steppe asiatiche.

Se fino a qui già non vi ho spaventato per la vastità dell'argomento parto con le domande ;)

1) Quando si è raggiunto l'apice dell'igiene nel mondo romano-ellenistico? L'Impero romano viene comunemente considerato come l'apice dell'igiene del mondo antico, essendo esso un impero di città normalmente servite da un solido sistema idrico e bagni pubblici. La risposta dovrebbe essere il mondo antonino pre-peste, e dalla mia prospettiva tuttavia c'entra poco il fatto che fosse un mondo romano, ma quanto che vi fossero probabilmente le migliori condizioni economiche e sociali del mondo antico e una situazione politica ancora abbastanza stabile.

2) Che rapporto aveva il mondo ellenistico pre-romano con l'igiene? E, se è mai accaduto, quando i Romani hanno "superato" il livello ellenistico? I Romani hanno raggiunto ingegneristicamene gli acquedotti greci grazie ai Greci stessi, mi chiedo invece se le terme fossero diffuse altrettanto nella cultura ellenistica.

3) Considerando il grado di civiltà raggiunto dalle popolazioni celtiche centro-europee dell'Età del Ferro prima della conquista romana e le conoscenze in campo medico (chirurgia, erbe medicinali) e nella produzione del sapone e pratiche di balneazione delle stesse, si può sostenere che il mondo celtico (soprattutto per questioni di densità demografica), fosse allo stesso livello di sanità del mondo romano (all'epoca ancora non completamente ellenizzato)? Ad esempio io avrei nettamente preferito un bagno al fiume nei boschi gallici che non stare in una vasca con la plebe romana, né per le strade dell'Urbe. Lo stesso discorso si può fare con i Germani, sebbene per questi aspetti essi fossero inizialmente più primitivi dei Galli...a quanto pare però avevano il sapone migliore ^^

4) Il declino dell'Impero romano e le guerre che lo hanno costellato portarono a devastazioni e a una contrazione dell'economia e quindi anche alla decadenza degli impianti idrici, sebbene alcune strutture si conservarono nei secoli, anche nell'Europa occidentale, fino al Basso Medioevo; in seguito a questi eventi, come si sopperì a questa trasformazione per quanto riguarda le esigenze igieniche? Vi fu un adattamento con opere meno grandiose degli imponenti acquedotti romani ma complessivamente egualmente sufficienti a mantenere condizioni igieniche individuali buone per l'epoca? Si può sostenere che la vita media calò a causa della fine del funzionamento degli acquedotti, oppure furono solo fattori sociali, devastazioni e pandemie a causare un abbassamento della vita media, senza che l'igiene fosse caduto poi individualmente così in basso?

5) Che peso ebbe la cultura del corpo cristiana sul modo di rapportarsi all'igiene personale? Su quest'ultima domanda ho diversi dubbi; nonostante tutto infatti credo che la cultura cristiana in un certo senso si adattò semplicemente allo stato delle cose. Secondo me se gli Arabi si lavavano di più non è a causa del diverso rapporto con il corpo legato alla religione, ma quanto del fatto che avevano occupato zone più evolute ed avanzate (Bisanzio). Probabilmente per il relativo grado di avanzamento tecnologico il Cristianesimo ebbe un'influenza più pesante nel Tardo Medioevo e nell'Età Moderna.

6) Cina, India e Persia hanno vantato impianti idrici dello stesso livello, se non superiore, di quelli romani più avanzati? Se non vado errando in India esistevano impianti fognari già dal 3000 a.C. ma non so se lì o altrove siano stati costruiti acquedotti imponenti come quelli nostri.

6) Quando il livello di igiene complessivo in Europa occidentale è tornato a quello dell'apice dell'Impero romano? E...domanda forse più interessante, quando il livello di vita media? Giusto per dimensionare il rapporto tra le cose.
[Modificato da Legio XIII gemina 22/05/2014 20:59]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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