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GAUGAMELA

Ultimo Aggiornamento: 12/03/2012 15:45
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Moirarchos
08/03/2012 22:36
 
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opinioni....
è stata LA VITTORIA sull'Impero Persiano da parte di Alessandro Magno.

è stata fortuna oppure era ovvia....
se Dario non fosse scappato? Alessandro avrebbe Vinto? oppure avrebbe perso il suo esercito e in seguito i territori appena conquistati?
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Patrikios
Δεσπότης Σεβαστοκράτωρ μέγας δομέστικος
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08/03/2012 22:58
 
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Come in tutte le battaglie la fortuna è importante , in questo caso però ci furono diversi errori da parte di dario , quando fuggi la situazione era ancora incerta , forse avrebbe perso lo stesso , ma non è detto.




"Quando ti senti eccezionalmente lucido, entusiasta, forte, quando ti senti in cima al mondo, capace di spostare le montagne, connesso al tuo sogno, all ' ideale, allora sai che hai il sole in tasca" S.B.
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Patrikios
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
Βασιλεύς Πορφυρογέννητος Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
08/03/2012 23:11
 
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Le ripetute fughe di Dario avevano già azzerato la sua credibilità di fronte ai suoi satrapi, Gaugamela fu una "prova d'appello", ma ormai avevano già capito che non era un sovrano in grado di tenere unito l'impero. Infatti dopo la battaglia i satrapi si presero ciascuno il governo della propria satrapia. Se Dario avesse vinto, magari in maniera decisiva (eliminando Alessandro), forse avrebbe ripreso il controllo di buona parte dei territori conquistati dai macedoni ma penso che presto o tardi sarebbe stato eliminato in una congiura dai suoi satrapi.

Alessandro comunque era un acuto stratega ed aveva un modo di combattere molto più moderno di quello persiano...anzi, a mio avviso sarebbe stato addirittura in grado di mettere alle corde le legioni romane.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Moirarchos
09/03/2012 11:54
 
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Era solo Fuggito sul granico no? ad Alicarnasso non mi sembra ci fosse Dario. no?

Le sostituzioni di sovrani in Persia erano questioni comuni e spesso i sucessori si spacciavano per figli e parenti di quelli che avevano eliminato. Cambise per esempio non era parente di Ciro.

ho letto un libro che nè parlava: L'impero Persiano da Ciro alla conquista islamica.
Secondo me a Gaugamela, come ha detto Glauco era incerto....

una delle ali persiane era arrivata alle salmerie stava circondado la falange dopo aver sfondato un fianco....
Il centro macedone reggeva e il centro persiano era troppo grande per essere sfondato dalla cavalleria Macedone, che era più esigua in effettivi degli immortali.
se Dario non fosse scappato i macedoni sarebbero stati circondati e annientati (infliggendo ovviamente tantissimi perdite)....come anni prima rischiarono Senofonte nell'Anabasi.
Alessandro era un Leader nato che coglieva l'attimo, ma non uno stratega come Temistocle, Pompeo, Mitridate e Cesare...
La tattica dell'Incudine e del Martello era stata concepita con il nuovo esercito macedone creato da Filippo suo padre, Alessandro la applicava in modo eccezionale.
Alessandro ha conquistato l'impero persiano....ma molto spesso i soldati persiani sopravvissuti si davano al brigantaggio e tagliavano le linee di rifornimento, creando un impero di tutti e di nessuno.
che poi dopo i Diadochi unificarono e tennero in piedi seppur sempre cn rivolte e ribellioni di satrapi, soprattutto ad Oriente.
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Patrikios
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09/03/2012 13:33
 
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Dario aveva affrontato di persona Alessandro ad Isso, due anni prima di Gaugamela, al Granico c'era Memnone al comando.

La battaglia di Gaugamela fu per l'appunto incerta, principalmente per la superiorità numerica persiana, ma Alessandro conosceva bene il principale punto debole del suo nemico, che poi era anche quello del suo esercito: sfondare nel punto in cui si trovava il sovrano ed ucciderlo o metterlo in rotta. La perdita del comandante supremo come conseguenza avrebbe minato il morale delle truppe, soprattutto quelle non d'élite, che presto o tardi avrebbero ceduto.
Fu quello che accadde, ed anche dove stavano avendo la meglio preferirono mollare.

Alessandro perfezionò le due rivoluzioni, quella di Ificrate e quella di Filippo, che avevano cambiato il modo greco e macedone di combattere. Aveva una grandissima acutezza nell'adattare il proprio esercito e le manovre da adottare al nemico.
Come Napoleone era un uomo molto fortunato circondato da ufficiali di grandissimo talento in grado di comprendere il suo genio e metterlo in pratica. Ma a differenza del geniale còrso Alessandro aveva un grande limite, non era in grado di "aggiustare" una battaglia in cors perché non la osservava da lontano, lui voleva essere in prima linea, il primo a menar le mani e l'ultimo ad abbandonare il campo. E per questo rischiò numerose volte la vita ed in alcune battaglie mancò poco che perdesse proprio perché combattendo in prima linea non sapeva cosa succedeva in altri punti dello schieramento.

Temistocle era più un abile politico che un grande generale, al di fuori dell'episodio di Salamina non fece null'altro di degno di nota.



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
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Moirarchos
12/03/2012 14:48
 
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Però Alessandro con il suo modo di combattere sconfisse i persiani in lungo e in largo, ma non riuscì a imporre la sua autorità su tutto l'impero persiano....molte satrapie si ribellarono e molti "rimasugli" dell'esercito di Dario dp Guagamela si diedero al banditismo tagliando le linee di rifornimento da Babilonia a Pella.

Insomma secondo me, la sua fu un po' una conquista di Pirro, anche se è stimabile il fatto che abbia voluto integrare Greci e "Barbari"....ma che alla fine solo I Battriani e Seleucidi seguirono questo modello.
La vittoria di Gaugamela fu dario a regalargliela...poichè scappò, anche se verosimilmente se fosse rimasto dove era la cavalleria macedone non avrebbe sfondato gli Immortali, e anche se ci fosse riuscita sarebbe stata circondata dai reparti vicini e non avrebbe avuto lo slancio per raggiungere Dario e Ucciderlo/catturarlo.
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12/03/2012 14:53
 
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Si, ed Alessandro fu il primo ad inventare dei "corpi speciali" che davano l'assalto alle fortezze ed ai capisaldi dei satrapi ribelli sparsi sui monti...

La conquista fu "pirrica" perché Alessandro morì molto giovane di malattia, bisognerebbe vedere in prospettiva che impero stava mettendo assieme Alessandro, e non fermarsi solo alla fase di conquista che ne rappresenta solo il preliminare.



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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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Moirarchos
12/03/2012 14:57
 
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si è vero, purtroppo però morì molto giovane e i diadochi cambiarono nettamente la sua visione.
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Ligius
Hekatontarchos
Autocratore
12/03/2012 15:01
 
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Il suo impero fu di cartapesta propio perchè morì giovane e alla fine è prevalsa la cultura orientale, ma con il bello della falange macedone.
Insomma Alessandro ha consegnato, involontariamente, la sua arma più potente ai nemici della Macedonia !!!
Secondo me questa è ironia storica.

Nullum magnum ingenium mixtura demientiae - Non c'è mai grande ingegno senza una vena di follia
Trahit sua quemque voluptas - Ognuno è attratto da ciò che gli piace (Virgilio)
Tanti est exercitus, quanti imperator - Di tanto valore è l'esercito, di quanto il suo condottiero


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12/03/2012 15:11
 
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Nemici della Macedonia non direi, i Diadochi stessi erano macedoni, ma Alessandro aveva consegnato loro una visione molto diversa, non più i particolarismi locali derivati dalle poleis greche, ma la concezione che non vi fosse più differenza tra Grecia, Macedonia, Persia, Fenicia, etc. ma fossero tutte regioni dello stesso impero e che quindi ciascun diadoco fosse legittimato ad attaccare gli altri per riunificare l'impero.



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Moirarchos
12/03/2012 15:45
 
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I Diadochi erano i Sovrani di alcune provincie di uno stesso Impero quindi cm ha detto Kost....si reputavano tutti leggettimati a conquistare le terre altrui oltre a sedare ribellioni indipendentiste e invasioni "barbariche" da ogni angolo.
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